mercoledì 31 dicembre 2008

5355 km

Alle 15,30 del 31 dicembre 2008 si è conclusa la mia stagione ciclistica.

Esausto, ho letteralmente abbracciato la mia bicicletta… cosa potrei fare di più per esprimere la mia riconoscenza a chi per 366 giorni mi ha sostenuto, portato, guidato anche, attraverso più di 5000 km, sempre alla massima velocità possibile? La mia Big Bear, che da oggi si è guadagnata il soprannome “rolling thunder bike”, RTB per farla breve, non mi ha mai lasciato a piedi nei momenti importanti, non mi ha mai tradito nelle gare… e io l’ho maltrattata a lungo, poco curata, poco pulita… cara la mia bici!

Oggi, ultimo giorno dell’anno, sotto uno splendido sole, ho sparato le ultime 3 cartucce che avevo nelle gambe e – lungo argini quasi perfetti – ho corso pazzamente accecato dal sole, godendomi la mia ombra che mi rincorreva ora da un lato ora dall’altro dell’argine, a volte vicina, a volte quasi bagnata dal fiume. La musica nelle orecchie ha dettato il ritmo (Ry Cooder, Get Rhythm ehm ehm), il corpo debilitato dalla recente influenza (che botta ragazzi) ha ripreso a girare a dovere e le tre corse sono entrate tutte nella top 20!

5355 km a voler essere precisi, un po’ meno dell’anno scorso (le gran fondo sono mancate!), ma molti più km “fuori strada” (3622) e moltissime gare, tutte cross country, ormai la mia specialità.

Un anno particolarmente “bagnato”: non solo in primavera, ma anche il periodo autunnale ha lasciato poco spazio agli allenamenti… ma questi giorni tra natale e capodanno, come pare anche i primi di gennaio, dovrebbero permettere delle belle sfuriate asciutte, chissà che siano confortate da tempi incoraggianti!

Da domani comincia la mia nuova stagione ciclistica da M4, categoria dove me la passerò per 5 anni: chissà che riesca a mantenere le posizioni raggiunte finora, ma sarà dura: se da una parte sarò un “giovane” M4, dall’altra, il parco atleti già compresi nella categoria lo conosco ed è fortissimo; lo so perché spesso e volentieri mi hanno “sverniciato” nelle gare passate!!!

Comunque avanti tutta, se la forza di volontà mi sostiene ci saranno un mucchio di storie da raccontare.

domenica 28 dicembre 2008

my music awards 2008

disco dell’anno tv on the radio - dear science

disco più selvaggio the morlocks – easy listening for underachiever

disco più divertente foxboro hottubs – stop drop and roll

disco più promettente the last shadow puppets – the age of understatement

disco live the clash - live at shea stadium

disco italiano cisco - il mulo

premio speciale “dischi così non se ne fanno più” little feat – join’ the band

premio speciale “perchè di sì” jonathan richman – because her beauty is raw and wild

premio speciale alla carriera the byrds – discografia completa

miglior live show subsonica, Azzano X (PN) – agosto 2008

cover

il classificone 2008



sabato 27 dicembre 2008

Ascolti distratti - dicembre 2008

Il mese di dicembre è stato contrassegnato da troppo lavoro, pochi ascolti, molte feste e un finale febbricitante che ha limitato molto l’esplorazione musicale. Inoltre, un po’ per pigrizia un po’ per – diciamo – valore artistico decisamente superiore…, mi sono dedicato soprattutto ad ascolti di musica “vecchia”, quel sano vecchio rock che non teme confronti con le nuove leve, anzi!


Afghan Whigs – Congregation (8)

Afghan Whigs – Gentleman (8)

L’idea di rispolverare il gruppo di Greg Dulli mi è venuta da un amico che mi ha ricordato le ultime collaborazioni con Manuel Agnelli. E la sensazione è netta: quanto ha copiato il buon Manuel dai grandi Afghan Whigs? Ok, copiato bene, però questi sono gli originali e Dio solo sa perché non hanno avuto il successo meritato. In quanti se li ricordano? Boh, è stato un piacere riascoltare tutta la discografia, questi due sono secondo me i migliori rappresentanti.

Lynyrd Skynyrd & Molly Hatchet – Southern Cross, Live 1996 (8)

Un cd per gruppo, una miscela esplosiva, una Free Bird sempre esplosiva e commovente. Gli Skynyrd dal vivo, basta la parola.

Peter Green – The Anthology, 4cd (8)

Veramente ho ascoltato solo un cd e mezzo finora, quello relativo ai primi anni, la formazione nei Bluesbreakers e lo spiccare il volo dei Fleetwood Mac; ma basta e avanza per ricordare la grandezza di questo mitico e sfortunato chitarrista blues; ora mi manca la parte che gira intorno a “The End of The Game” e il voto potrebbe salire.

Pearl Jam – Squeeze Box (The Songs of The Who) (7)

Piacevolissima raccolta dei Pearl Jam che rendono omaggio agli Who; la materia è di primissima qualità, gli interpreti pure, la qualità audio non sempre sufficiente. Certe canzoni vanno alla grande (Love reign over me), altre zoppicano (My Generation, di John Entwistle ce n’è uno solo), ma nel complesso è stato un gran bel sentire.

The Fuzztones – Horny As Hell (7)

Ho un debole per i Fuzztones, ma questa sufficienza piena è assolutamente meritata, anche se siamo a fine 2008 e questi sono fermi a 40 anni fa; e non solo per la riproposizione di Bad News Travel Fast, 99th Floor e She’s Wicked (da 10 e lode), ma per tutto l’insieme delle canzoni. Lunga vita ai Fuzztones!!!


Megapuss – Surfing (6)

Di solito il tocco di Devendra è sufficiente a strappare il mio consenso (ero riuscito ad ammirare moltissimo le Cocorosie!), ma qui forse ci vuole qualcosa in più di una ascolto distratto. Sei politico, da risentire.


continua

La stagione 2009 alle porte….


E così, scollinato il solstizio d’inverno, con l’allungarsi delle giornate comincio ad affrontare la nuova stagione ciclistica; e mi ritrovo subito di fronte ad un riposo forzato poiché la febbre natalizia mi impone un rigoroso stop; ma com’era andato finora questo autunno per argini?

Per certi versi decisamente male… il maltempo ha ridotto di molto le possibilità di allenamento, meglio, non ha ridotto le uscite, ma sicuramente ha impedito performance in condizioni ottimali.

In realtà la forma è sempre stata più che sufficiente, ovvero, paragonabile se non migliore a quella della stagione passata: le prestazioni confrontabili (per lo più su strada) sono decisamente buone, anche per i “fuoristrada” ci sono dati rassicuranti nel confronto novembre-dicembre 2008 vs 2007, manca però un riscontro cronometrico su percorsi fuoristrada proprio ora, durante le vacanze natalizie, quando in passato si intensificavano le uscite e si cominciava a fare sul serio.

Purtroppo – oltre alla febbre - qui continua a piovviginare un giorno sì e uno pure e, così facendo, le continue uscite che riuscirò a fare a cavallo dell’anno, solitamente segnate da gran freddo e grande intensità atletica (ci sono da smaltire i panettoni), non saranno assolutamente provanti dello stato di forma.

Grande pazienza allora, in attesa di ritornare “in pista” seriamente, magari tra un paio di settimane, quando il meteo, mi auguro, avrà risolto i suoi capricci. Intanto mi godo gli articoli sui giornali e il mega-banner posto all’ingresso della città.

Carico un bel po’ di giga audio nell’ipod e tengo il motore acceso.

Intanto, per non dimenticare, ecco i successi dello Zero 5 Bike Team nel 2008


Campionato Provinciale 2008 (2° classificato)


Trofeo Livenza Bike 2008 (1° classificato)

venerdì 26 dicembre 2008

domenica 21 dicembre 2008

31 songs: da vedere!!!

  1. Jackson Browne – Runnin’on empty
  2. The White Stripes – Fell in love with a girl
  3. Los Lobos – La bamba
  4. Elliott Smith – Son of Sam
  5. The Clash – Should I stay or should I go
  6. Procol Harum – A salty dog
  7. Nick CaveWhere the wild roses grow
  8. The Animals – The house of the rising sun
  9. Jimi Hendrix – Hey joe
  10. Tom Waits - Blue valentines
  11. The Rolling Stones - Jumpin’jack flash
  12. Traffic - Glad
  13. Deep Purple – Burn
  14. The Police – Roxanne
  15. The Band – The night they drove old dixie down
  16. Bob Dylan - Hurricane
  17. Red Hot Chili Peppers – Give it away
  18. Soundgarden - The day I tried to live
  19. Alice in Chains - Man in a box
  20. Neil Young - Like a hurricane
  21. U2 – Sunday Bloody Sunday
  22. The Kinks – Shangri-la
  23. Stevie Ray Vaughan – Couldn’t stand the weather
  24. The Remains – Don’t look back
  25. Robert Wyatt – Sea song
  26. Lynyrd Skynyrd – Free bird
  27. Spirit – I got a line on you
  28. King Crimson – 21st century schizoid man
  29. Mc5 – Ramblin’rose
  30. Nirvana – Smells like a teenage spirit
  31. The Byrds – I’ll feel a whole lot better vedi anche qui

mercoledì 3 dicembre 2008

quello che non c'è

si può modificare la top 31 della vita?
certo che si può, quando c'è un motivo "forte"... si deve! e la canzone che entra al numero ... 32 è qui con tutto il suo carico di emozioni, s'infila di forza tra le cose importanti che hanno segnato la mia storia, gli ultimi anni di questa storia.
Quando mi accompagnava nelle corse all'alba preparando le maratone... e ieri e oggi, quando...

domenica 30 novembre 2008


Ascolti Distratti - novembre 2008

Veramente ascolti distratti in questo piovoso novembre 2008, tanto distratti che ai primi posti della mia classifica del mese si piazzano due gruppi che sanno tanto di vecchio quanto di buono: solidi, forti, potenti e strettamente legati ai miei 20 anni: Steve Miller Band e ZZ Top!!!

Steve Miller Band – Live From Chicago (8)

In quanti ascoltiamo la Steve Miller Band? Dopo i fasti della tamarra Abracadabra, qui riproposta e tutto sommato ancora accettabile, che fine aveva fatto il vecchio Steve? Eccolo qui in gran spolvero, sciorina – affiancato dal grande Norton Buffalo all’armonica – una serie di classici al fulmicotone: Fly Like an Eagle, Jet Airliner, Living in the Usa, Mercury Blues, Jungle love, The Joker, Take The Money And Run… e per concludere una Crossroads da incorniciare.

ZZ Top – Live From Texas (8)

Grandi barbuti ZZ Top!!! Vanno ancora alla grande dal vivo, con un repertorio non sterminato, ma ricco di perle come Sharp Dressed Man, Legs (dal periodo magico su Video Music), le iperclassiche Tush, La Grange (fantastica) e una dignitosissima Foxy Lady. Blues, rock, southern, un’ora a tutto gas.


Son Ambulance – Someone Else's Déjà Vu (6)

Siamo dalle parti di Wilco: indie rock di qualità media, anzi, sufficiente.


Taj Mahal – Maestro (8)

Con Ben Harper, Los Lobos, Ziggy Marley… e canzoni di Bo Diddley, Slim Harpo…

Taj Mahal è un artista enorme, da me colpevolmente poco seguito: questo disco rimette tutto al proprio posto.

Women – Women (6)

Non l’ho capito, provo a spiegarlo con le parole tratte da The Phoenix:

“Minimalist guitar work (it brings to mind the tonic-based, repetitive structures of later Don Caballero), tape-distressed drums, and banged metal work together to reduce the album’s throwback feel and give an edge to the sing-alongs. Too often, however, the band either let these sounds overwhelm the songs or cobble them into throw-away vignettes that interrupt the otherwise drifting cadences.”

Yo La Tengo – They Shoot We Score (3)

27 frammenti inutili da un gruppo che ho sempre apprezzato.


Buena Vista Social Club at Carnegie Hall (9)

Non beccano “10” solo perché quello l’ho già assegnato al disco originale. Mitici.


Goldfrapp – Seventh Tree (7)

“Dieci tracce nelle quali gli antichi sapori del sottobosco-Goldfrapp riemergono con naturalezza”

Vinicio Capossela – Da Solo (6)

Mah… un ascolto superficiale e distratto mi lascia una sensazione di ripetitività e lentezza; intuisco che ci vorrebbe un pizzico di attenzione in più per apprezzarlo, oggi non me lo posso permettere.

martedì 25 novembre 2008

31 SONGS


breve introduzione

è stata dura, molto dura. È stato bello, è stato molto bello, ma… non finisce qui!

Nel giro di qualche settimana scrivo l’elenco, i commenti, apporto modifiche, ci sono canzoni che entrano e che escono.

Queste sono le mie 31 canzoni della vita, firmato novembre 2008.

Non resta che aspettare: ci saranno new entry, esclusioni drammatiche, scontri appassionati. Vedremo.

Ma questa è la mia lista oggi e qui ci sono 31 pezzettini della mia vita: ovvio che gli anni più rappresentati siano i settanta (12 brani), in cui fiorì la passione e in cui tornai per la riscoperta del punk; ben rappresentati gli altri decenni, sessanta (6), ottanta (6) e novanta (5), poca cosa il nuovo millennio: solo 2 canzoni nei miei secondi quarant’anni, quando forse il mio sentimento è già stato plasmato e non è più tempo di amori.

Una lancia però va spezzata per White Stripes (invero musica d’altri tempi…) e Elliott Smith (ti sia lieve la terra) che emergono fortemente in una stagione in cui ormai i dischi e le canzoni hanno vita brevissima, quando l’ascolto è distratto, l’attenzione ridotta, la confusione – dentro e fuori il mio raggio d’ascolto – è enorme: fino a trent’anni ascoltavo i dischi seduto in poltrona con la copertina (le immagini, i testi, le note) in mano, oggi invece…

Ora mi pongo un altro obiettivo che – contrariamente a quanto possa sembrare – non mi dà nessuna angoscia: my funeral’s song.

C’è una canzone che racconta, sottolinea, appartiene più di mille altre alla mia vita?

Ancora non lo so, scelta difficilissima. Tra queste 31 se la giocano Like a hurricane, The house of a rising sun, Runnin’ on empty, Son of Sam, Hey Joe e forse nessun altra. Ma ce ne sono ancora non meno significative, comprese quelle della prossima lista, quella redatta perchè altri pezzettini del mio cuore sono seminati qui e là, splendide perle da non dimenticare.

Penultima annotazione: se volete fare la vostra lista, provate un po’ a scrivere due righe di commento per ogni scelta: se vi viene di getto è ok, dentro, se faticate un po’, beh, mi spiace, è fuori!

Ultima annotazione: non c’è un ordine logico o di merito, sono 31 e nessuna prima di altre, come nessuna dopo; un po’ come i figli, tutti diversi, ma ognuno fortemente amato.

Annotazione extra: nessuna canzone dei padri, no Otis, no Aretha, no Chuck, no Muddy, no John Lee: sono fuori categoria!

il meglio per me


  • Jackson Browne – Runnin’on empty - vince la sfida con Fountain of Sorrow: lì c’era un’immensa malinconia, qui Brother Jackson aggiunge una botta di energia

  • The White Stripes – Fell in love with a girl – un raggio di luce, vibrante, nel mare magnum degli mp3; musica moderna di altri tempi

  • Los Lobos – La bamba – un branco di lupi lanciato a cento all’ora

  • Elliott Smith – Son of Sam – la canzone perfetta, provatela

  • The Clash – Should I stay or should I go – brucia Rock the Casbah sul filo di lana, più punk, più dura, più vera

  • Procol Harum – A salty dog – sigla di Avventura, tv anni ’70, nostalgia a fiumi

  • Nick Cave – Where the wild roses grow – morte e amore, da brivido

  • The Animals – The house of the rising sun – voce e canzone memorabili: la meglio gioventù

  • Jimi Hendrix – Hey joe – si accettano sfide

  • Tom Waits - Blue valentines – e qui mi commuovo ogni volta

  • The Rolling Stones - Jumpin’jack flash – per motivi anagrafici, come i Beatles, li ho conosciuti un po’ in ritardo; ma io stavo con gli Stones, tutta la vita

  • Traffic - Glad – mai saputo di qualcuno oggi che si ispira ai Traffic: inimitabili

  • Deep Purple – Burn – c’è di meglio in giro nell’hard rock?

  • The Police – Roxanne – il volo dei 20 anni

  • The Band – The night they drove old dixie down – il poema epico americano

  • Bob Dylan - Hurricane – la prima che ho conosciuto di Bob, ne rappresenta molte altre

  • Red Hot Chili Peppers – Give it away – l’ultimo passo in avanti per il rock?

  • Soundgarden - The day I tried to live – spazza via tonnellate di rock duro: il mio grunge

  • Alice in Chains - Man in a box – angoscia e paura, claustrofobia e affanno, insomma, una goduria

  • Neil Young - Like a hurricane – Neil Young è il mio N. 1, niente da aggiungere

  • U2 – Sunday Bloody Sunday – la My Generation

  • The Kinks – Shangri-la – la malinconia sognante di Ray Davies corre in aiuto di cuori infranti

  • Stevie Ray Vaughan – Couldn’t stand the weather – dopo Hendrix c’è Stevie, riposa in pace Stevie

  • Pink FloydShine on you crazy diamond – la follia di Syd risplende in questa canzone

  • Robert Wyatt – Sea song – è Poesia, con la P maiuscola

  • Lynyrd Skynyrd – Free bird – volano libere, tre chitarre elettriche, volano ubriache di puro whiskey sudista

  • Spirit – I got a line on you – bellissima canzone, Peter Zaremba me l’ha impressa nel cuore a Pordenone (live ‘90)

  • King Crimson – 21st century schizoid man – progressive rock? No grazie, solo musica geniale e inimitabile

  • Mc5 – Ramblin’rose – con Kick out the jams un attacco ultraselvaggio: 5 minuti di vera rock revolution

  • Nirvana – Smells like a teenage spirit – quando con chitarra basso e batteria puoi scrivere la storia della musica

  • The Byrds – I’ll feel a whole lot better – di canzoni così ne vorrei ancora e ancora e ancora e ancora

martedì 11 novembre 2008

Ascolti distratti - ottobre 2008


TV On The Radio – Dear Science (10)

Il disco dell’anno? Può darsi. Cresce ascolto dopo ascolto, piano piano ogni canzone emerge in mezzo ad un miscuglio di suoni, un mix di stili. “Love Dog” è la prima canzone a lasciare il segno, seguono a ruota “Red Dress” e “DLZ”, ma prima o poi tutto il disco ti martella in testa e n on vedi l’ora di riascoltarlo. Non trovo nulla di così colorato in giro quest’anno.

Jonathan Richman - Because Her Beauty Is Raw And Wild (8)

Adoro Richman e le sue canzoni semplici, quasi infantili, apparentemente banali; quando basta una chitarra e poco più.

Scaricalo…


Donovan Frankenreiter - Pass it around (7+)

Non male questo cantautore atipico, musica morbida, soffice, ma non troppo smidollata. Donovan può solleticare la nostra vena cantautoriale, intimistica: non annoia, anzi, ogni tanto piazza dei guizzi niente male. Bene bravo sette più.

Ben Folds – Way To Normal (7)

leggerezza, orchestrazioni, spensieratezza, musica per ragazzini. Ogni tanto va bene anche così, non c’è da vergognarsi.

Jolie Holland – The Living And The Dead (6)

Una piccolo delusione da questa piccolo cantautrice from Texas. Ho amato Escondida, questo nuovo lavoro mi lascia indifferente…

Bonnie Prince Billy Is It The Sea (7)

Con lui non ne vengo fuori: idolatrata dalla stampa che conta (e che stimo), ritengo sempre un dovere ascoltarlo. Poi succede che non presto abbastanza attenzione, succede che questi suoni intimistici sono un po’ impegnativi per il mio standard, tant’è che mi tocca affibbiare un misero 7 per quello che molti ritengono un grande dei nostri tempi.

Ray LaMontagne - Gossip In The Grain (7)

Tortured troubadour shows courage on nakedly emotional third LP

Paavoharju - Laulu Laakson Kukista (5)

Fibrillazioni acustiche, fondali spirituali, tocchi digitali: in questo “Laulu Laakson Kukista”, il loro universo sonoro si mantiene pressoché intatto, anche se la band non disdegna di giocare al rialzo, tentando, in più di un’occasione, soluzioni nuove, pur senza averne, ancora, la dignità e il giusto coraggio. Mah!

The Clash – Live at Shea Stadium (8)

The gig found the Clash opening for the Who on the latter band's "farewell" tour, and features a wealth of favorites, from "London Calling" and "Police on My Back" to "The Magnificent Seven" and "Clampdown."

Grande concerto, grande disco, grandi Clash. Da “London Calling” a “I Fought The Law” una bellissima carrellata dei migli

domenica 2 novembre 2008

stagione 2008: si va in letargo


È finita la stagione 2008

Beh, non è proprio finita, mancano due mesi al 31.12.08, ma è finita sicuramente la stagione in cui la corsa in MTB, pazza e appassionata, produce anche i risultati cronometrici migliori: il freddo (non molto, per ora), il terreno umido (moltissimo, grazie alle ultime piogge di ottobre), il poco tempo a disposizione per allenarsi (l’ora solare e la brevità delle giornate…) e, soprattutto, la poca voglia che spinge a buttarsi a testa bassa dopo una stagione agonistica intensissima, rendono questi ultimi mesi dell’anno molto “tranquilli”, da vivere senza rincorse spasmodiche al miglior stato di forma.

Ed è meglio così, un po’ di corsa rilassata ci vuole: anche il mese di ottobre ho corso a perdifiato (grazie al caldo), è tempo di riposo e di tirar le somme.

Adesso ho cominciato a pedalare nel fanghetto tipico della stagione invernale, mi sto godendo un bel weekend di sole e una serie di risultati cronometrici assolutamente dimenticabili; anche l’idea di pedalare per tornare in gara a fine marzo è uno stimolo a stare tranquilli. Bici sì, ma mi porterò l’ipod!

Più tempo per il running serale, quindi, sperando che le varie fibre muscolari mi consentano buoni chilometraggi e sufficiente velocità.

I prossimi test in mtb li farò tra gennaio e febbraio, quando il freddo indurirà il terreno e temprerà il mio spirito per il 2009, nuova stagione, nuova categoria: M4.

Ecco quindi un riassunto pseudo-statistico della stagione 2008, ovvero del periodo che va dal 01.03.08 al 31.10.08.

STRADA

Niente da dire se non che, come già raccontato in agosto, tutti i percorsi sono stati “vinti” (7 su 7): poca corsa su strada quest’anno, ma concentrata nel periodo della massima velocità (giugno-agosto) e dell’erba alta sugli argini… . la corsa su strada è come la matematica, non si può barare: si spinge, si cresce giorno per giorno, al massimo si cerca l’orario migliore per temperatura, vento, abitudini personali… è i risultati arrivano.

FUORI STRADA

È qui che ho combattuto le battaglie più impegnative e ne sono uscito quasi sempre vincitore: 7 volte su 13; spesso l’erba alta e alcuni lavori in corso mi hanno messo in crisi, ma non mi posso lamentare.

In 71 uscite su 89 hanno prodotto tempi entrati nella top ten di ciascun percorso, 36 volte sul podio, 13 record assoluti…

Anche il mese di ottobre, miracoloso dal punto di vista atmosferico, ha avuto grandi corse, totalizzando 6 corse da podio.

martedì 21 ottobre 2008

American Psycho - Bret Easton Ellis


ho appena concluso la lettura di American Psycho e... sono rimasto entusiasta di un libro che:
- ho fatto molta fatica a iniziare (le prime pagine mi spingevano a smettere, con quelle fastidiosissime elencazioni di abiti firmati e cibi assurdi)
- mi ha catturato piano piano, direi con l'aumentare delle efferatezze!
- ho letto di nascosto, sì, perchè ad esempio in aereo avere il libro aperto su certe pagine, beh, insomma...
- ha in prima pagina una citazione dei Talking Heads:
And as things fell apart Nobody paid much attention, da (Nothing But) Flowers, 1988 - Naked

- l'odio è il sentimento che suscita il protagonista Patrick Bateman
- incredibile! questo è il più frequente pensiero dopo aver letto delle pagine pazzesche
- Patrick è il mio status su gmail da qualche giorno a questa parte
- fa anche ridere... ahimè
- è un incubo ricorrente

lunedì 6 ottobre 2008

campionato provinciale 2008

ecco le classifiche finali del campionato provinciale cross-country 2008 - Treviso

occhio alla categoria Master 3

mercoledì 1 ottobre 2008

Ascolti Distratti - settembre 2008


il più bel disco del mese? se la giocano Emiliana Torrini, Cisco e i vecchi Little Feat; se però devo proprio dire la verità, la riscoperta di Frank Zappa, soprattutto con Hot Rats e il live Roxy & Elsewhere hanno segnato il mio sttembre musicale.

Emiliana Torrini-Me And Armini

Randy Newman-Harps And Angels

The Verve – Forth

Tom Jones – The Best Of Tom Jones

Little Feat – Join the Band

Kings of Leon - Only By The Night

Mogwai – The Hawk Is Bowling

Alphabeat-This_Is_Alphabeat

Clinic - Funf

Chad Vangaalen - Soft Airplane

Bandabardò – Ottavio

Cisco – Il Mulo

Peter Bjorn and John – Seaside Rock

qui di seguito voti e commenti (brevi)

domenica 28 settembre 2008

Blog parallelo...

E' nato ieri un blog parallelo a "Born to run": lo trovate qui e si tratta di un blog dedicato esclusivamente all'argomento "bici in musica" o "musica per bici"; per il momento è quasi vuoto, ma l'intenzione è di riempirlo con un bel po' di informazioni, curiosità, notizie ecc ecc ecc.
Buona lettura

giovedì 25 settembre 2008

CAMPIONATO PROVINCIALE XC - ULTIMA GARA

prima della partenza

Ore 10:00 partiti. Il solito tourbillion iniziale dove chiunque si butta all’arrembaggio alla ricerca di una buona posizione. La situazione è facilitata da un lungo tratto di strada asfaltata che consente da una parte di non rischiare la pelle, dall’altra di mantenersi in gruppo senza grandi sforzi. Poi cominciano i campi e i vigneti, qui il gruppo si allunga e faticosamente tengo le ruote dei miei più accaniti avversari. Dopo qualche rilancio insidioso, con Dino e Alessandro mi attardo leggermente rispetto ai fuoriclasse, ma il problema è rappresentato da una caduta di un biker che per fortuna evito miracolosamente, ma purtroppo spezza il gruppetto: davanti sono in sei e dietro io con i miei pari… ma ne manca uno, mi è scappato un arancione del Conegliano Bike Team che riesce a resistere nel gruppo dei migliori, ach. Un lungo tratto asfaltato mi permette di ricucire un varco creatosi tra me e due inseguitori, ora siamo in tre alla caccia dei primi sei. Passo in testa a tirare sperando di non perdere di vista l’arancione fuggitivo, ma è un attimo notare che, mentre io tiro, lui se ne sta tranquillo in coda al suo gruppetto di “motociclisti” guidati dall’incredibile Zoppas: non riuscirò mai a recuperare, anzi, gli avversari si perdono dietro le vigne.

Ore 10.15 affronto in testa al trio di inseguitori il temuto “dosson”: in qualche modo mantengo il passo, perdo qualche metro ma presto (tratto asfaltato…) rientro sui colleghi. È un attimo e veniamo travolti da tre M4 (!): prontissimo mi attacco a quel treno furibondo e spero – così facendo – di trovare nuovo slancio. Ed è così in effetti: Dino e l’altro compagno di strada vengono annichiliti dal ritmo dei “veci”, io resisto per un bel tratto e mi avvantaggio. Ma poi devo mollare. Piano piano si allontanano e resto solo ad affrontare il secondo dei tre giri della gara.

Ore 10:25 secondo giro: la situazione è questa: nel gruppo di testa (ormai persi di vista) tutti quelli che devono esserci, compreso Corazzin, + un arancione di Conegliano che dovevo tenere alle spalle. Dietro, io, solitario; un po’ più indietro, ma non abbastanza, 4-5 agguerriti inseguitori che vedo incombenti ogni volta che mi giro. Problema: davanti un gruppetto, dietro un gruppetto, in mezzo io da solo: fregatura massima. È un continuo guardarmi alle spalle. Miracolosamente mi rendo conto che nei lunghi tratti piani non perdo terreno, il problema è il “dosson”. Ed in effetti al secondo passaggio sulla montagnola gli inseguitori mi sembrano vicinissimi e, come non bastasse, stanno sfruttando un secondo treno di M4 che tira da matti. Io concludo il secondo giro solo, impaurito dagli inseguitori e rassegnato per il risultato finale: anche se resisto in questa posizione, il famigerato Corazzin, arrivando 2°, mi aggancerà in classifica generale per colpa di quell’arancione che mi è sfuggito… brutta situazione. Comunque cerco di resistere lì dove sono.

Ore 10:50 comincia il terzo e ultimo giro. Sarà che sono un buon passista, ma nei lunghi rettilinei non mi prendono un metro. Il tempo di assaporare una certa tranquillità e, distratto!, arrivo lungo a un cambio di direzione, devo inchiodare e fare un breve dietro front per recuperare un ponticello sfuggito allo sguardo sfinito. La sensazione è che gli avversari siano arrivati a mordermi le ruote, non mi girò più e sparo tutte le energie rimaste. Ok, non mi hanno ripreso, ma c’è il saliscendi: ora, sinceramente, temere quelle 4 montagnole è da pavidi, ma cercate di capire, sono sfinito e l’immagine del fuggitivo ripreso a pochi metri dal traguardo mi deprime. Però. Però succede che si avvicinano sì, ma non chiudono il buco: gli ultimi km sono piatti, sono miei.

ore 11:20 taglio il traguardo felice per aver resistito da solo (gli inseguitori arrivano 10 secondi dopo), scontento per il risultato finale: gli ho tenuti tutti dietro di me, quelli che potevo, tranne uno, accidenti…

sul traguardo chiacchiero piacevolmente con tutti: ci sono Arabia, Lunardelli, il mitico Borriello, Camerotto; ci sono persino due fans, Lia e Paola. Sono proprio contento, ma con una punta di amarezza. Poi vado verso la macchina, per recuperare la borsa per fare la doccia, e lì incontro Corazzin: chiedo com’è andata e lui mi dice “terzo”. Terzo? Terzo. Cioè, comincio rapidi ragionamenti: 1 – Zoppas, 2 sarà Fabris, 3 Corazzin 4 l’arancione, Corrocher, 5 io… allora, se Corazzin è stato superato da Fabris (cosa mai successa quest’anno…) beh, allora… mi recupera solo 5 punti… ma allora resto terzo in classifica finale, ma, ma allora… allora sono terzo nel campionato provinciale 2008!!!!!!!!

Incredibile, incredibile: chiunque legga queste righe non ci capirà un bel niente, ma io sì: dovevo fare l’impresa della vita e proprio quando – nonostante uno sforzo bestiale – credo di non avercela fatta… ecco che scopro che ne è valsa la pena, resistere lì da solo lungo quei 40 km è servito, è servito a regalarmi il terzo posto in classifica generale… evvvvaaaaiiiii

Ritorno in macchina a casa: a tutto volume, nell’ordine:

David Bowie: Ziggy Stardust, Suffragette city;

Soundgarden: The Day I tried to live, Jesus Christ Pose.

Entusiasmo alle stelle, chiedo scusa, ma sono al settimo cielo.

martedì 23 settembre 2008

the best of Rock'n'Bike


Frank Zappa.

Inizia dietro ai tamburi, poi chitarrista eccelso, stile inconfondibile, compositore, direttore d’orchestra; scrive canzonette e musica d’avanguardia, stupid songs e sperimentazioni. Nel 1966 esce “Freak Out”, il primo “concept” della musica rock, il primo doppio lp; in carriera mescola tutti i generi, prima della fusion, prima del crossover.

E ancor prima di “Freak Out”, il 14 marzo 1963 partecipa allo show di Steve Allen e lì, sostenuto da un’orchestra jazz di sottofondo, “suona” una bicicletta (una Schwinn, per gli appassionati, presa in prestito dalla sorella). I suoni vengono prodotti soffiando nel manubrio e pizzicando i raggi. Primo e unico.

Lo show:

prima parte

http://it.sevenload.com/video/v1OpHOs-Frank-Zappa-on-the-Steve-Allen-Show-Part-One-1963

seconda parte

http://it.sevenload.com/video/p9GHKiV-Frank-Zappa-on-the-Steve-Allen-Show-Part-Two-1963

domenica 21 settembre 2008


Sensazioni - 2

ovvero

i difficili ultimi giorni prima dell’ultima gara del Campionato Provinciale 2008

Martedì – venerdì un’uscita al giorno con buon ritmo, soprattutto venerdì dove bisso (bisso?) un gran tempo ottenuto giorni prima in quel di Oderzo; deduco che la gamba c’è ancora e, quel che più conta, il terreno è bello duro.

Sabato 20 settembre volo a Roma per lavoro (?) dall’alba alla sera, un modo come un altro per distrarmi. In realtà accumulo un gran sonno arretrato e durante gli infiniti pisolini schiacciati in aereo e all’aeroporto (e in riunione…) ripercorro ossessivamente tutte le gare del campionato, ipotizzando gli infiniti possibili scenari. Un pensiero ricorrente è questo: stasera torno a casa tardi, scendo in garage a salutare la mia Big Bear e scopro che una ruota è a terra. Nonostante tutto torno a casa alle 22, accarezzo la bici (sta benone) e mi fiondo in piazza a Motta a vedere un bel concerto dei Tre Allegri Ragazzi Morti: accumulo un altro po’ di sonno arretrato epperò mi distraggo per bene. A letto oltre mezzanotte.

Domenica 21 settembre sveglia alle 7:15, arrivo a Dosson dopo aver superato indenne 3 (tre) pattuglie dei carabinieri (cosa ci fanno alle 8 del mattino sulla Postumia tutti sti karamba?). E penso: tutto sto culo con i carabinieri è un buon segno o uno “spreco” di fortuna? Scendo dalla macchina e mi si piazza a fianco un furgone da cui esce Corazzin con tutta la famiglia al seguito. Apre il portellone e dentro c’è una specie di officina. Guardo perplesso il mio sacchetto bucato contenete una pompetta, un copertone e due toppe e penso: non c’ è partita.

Prima del via faccio un giro di ricognizione e penso in serie:

1 – ok, dovevo venire a marcare stretto chi mi segue in classifica (Lunardelli e Arabia) e ora mi ritrovo a dover attaccare fin dal primo metro uno imbattibile;

2 – bene, Corazzin arriverà secondo come sempre, ma io posso, “posso”, arrivare 4° che equivale a perdere solo 5 punti dei 7 che ho di vantaggio.

3 – dunque la classifica di oggi deve essere: 1° Zoppas, come sempre, 2° Corazzin, 3° Fabris, 4° Berti, giusto? Quindi dietro di me devono finire i maledetti arancioni del Conegliano Bike Team, tutti i Pedali Roventi, altri pericolosi ciclisti non meglio identificati e, ovviamente, i miei amici Arabia e Lunardelli: non è impossibile perché a Malintrada è già successo e a Meduna pure, qundi…

4 – la prima parte del giro di ricognizione si rivela di un “piatto” imbarazzante: benissimo per me, cresce la fiducia. Ma ad un certo punto spunta il “Dosson”, una montagnola da scalare con serpentine e cunette a volontà e conseguenti discese, che me lo fa sembrare l’Everest: è subito chiaro che è qui, in queste poche centinaia di metri di saliscendi che la mia impresa trova l’ostacolo più alto. Segue poi un altro “piattone” ricco pure di asfalto, ma tutto ciò non mi rassicura. Sarà dura, sarà durissima.

9:55 5 minuti al via; chiacchiero con Arabia e Lunardelli: siamo sulla stessa barca: 3 buoni bikers che si confortano a vicenda nella continua lotta contro i mostri della mtb trevigiana. A Dino propongo pure una specie di alleanza: diamoci una mano, tu arriverai prima dei tuoi avversari e forse io prima dei miei, te compreso…

10:00 partiti…