domenica 18 maggio 2008

pioggia pioggia pioggia

pioggia torrenziale oggi a Torre di Mosto, pioggia ancora per tutta la settimana prossima - dicono i "meteo" - e quindi troveremo fango anche domenica prossima a Meduna per il trofeo NordEst...
Ma parliamo di oggi: tutte le cadute dell'anno le ho fatte oggi.
la pioggia c'entra poco, la gara era andata a farsi benedire con un'assurda partenza tutti assieme e una serie di irregolarità (tagli malandrini, alla fine ho ceduto anch'io alla tentazione...) che falsavano qualsiasi esito.
E poi il fango - non il freddo: quello dopo 10' se n'era andato - scivolate di ogni tipo e soprattutto non volute! Il volo peggiore al termine del primo giro quando al termine di una discesa ho battuto gomito dx e ginocchio sx sull'asfalto: BOOOOMMM che dolori... riparto piano piano, il ginocchio non gira bene, poi lentamente riprende ad andare, che male; scopro anche la leva del cambio sx piegata e il cronometro out... fin lì non era andata male, mi pareva di avere un buon passo e mi stavo bevendo qualche collega M3, ma poi è stato tutto un arrancare per un quarto d'ora abbondante.
Non male la seconda parte della gara, con i soliti drittoni pianeggianti alla grande (mi pareva anche di trovare terreno erboso più scorrevole degli avversari che arrancavano sulle "rotaie" fangose) e le note difficoltà nelle gimkane tra i cespugli che riuscivo a superare più agevolmente con bici a mano. Ancora due voli da principiante (una capriola con splashdown in piscina fangosa e una scivolata nella melma) e il traguardo.
Alla fine nessuna sensazione di stanchezza, ma dolori ovunque: zoppicando sono tornato a casa, il ginocchio gonfio come un melone e, dopo una doccia piacevolissima, dolorosissimi passi su un piede sinistro che scopro ammaccato alla grande. E' questo ora il problema più grosso, vado col ghiaccio e spero domani mattina di camminare meglio.
Magari anche la classifica attenuerà il dolore: non si sa mai, ma da una gara così balorda potrebbe saltar fuori un risultato fortunato, visto anche alcune defezioni alla partenza; non sarà granchè come prestazione, ma un brodino ogni tanto ci vuole: con la fortuna sono in credito, non tanto per la mia incapacità nel superare gli ostacoli (lì non ho scuse), ma tra guai meccanici a Sportyland domenica scorsa e il diluvio di questi giorni ho perso molte possibilità di ben figurare nelle gare con i percorsi più adatti a me, domenica prossima compresa. Alla prossima.
E ricordati Giovanni: ritirarsi MAI.

CLASSIFICA TORRE DI MOSTO

domenica 11 maggio 2008

Spakka tutto

Sportyland, OTTAVA PRESA - Caorle
VENETO CUP 2008

veloce cronaca di una gara lunghissima (due ore, 46 km...)
partenza, giro di lancio, 500-600m cade la catena, provo a sistemarla al volo, niente, non riesco, tutti mi sfilano via, forzo, crunch, crac, tronk: bloccato. Scendo.
Piegata la corona grande, quella da super velocità, la mia corona...
mi ritiro?
no, riparto, mi ritrovo in mezzo alle ragazze, ai ragazzini, ai vecchietti...
gara di rimonta, in apnea, senza i rapporti veloci.
Non ci si ritira, mai!!!!!
Non so ancora come è andata, ancora una volta ho dato tutto e forse sono entrato nei 30 o addirittura nei 25.
Peccato, visto come andavo nei rettilinei (non mancavano) questa volta avrei preso punti, sicuro!
ciao

CLASSIFICA

Riconciliato con la bicicletta

E finalmente arrivò il giorno di Malintrada, il cross country tra i filari che rimette tutte le cose al loro posto.

“Tutte le cose” quali?

Tutte, quando dico tutte intendo:

  • la sensazione che gli allenamenti invernali siano serviti a qualcosa

  • la certezza che, se in collina c’è da piangere, in pianura c’è da divertirsi

  • la sicurezza che se tutto fila liscio, anch’io filo liscio

  • la conferma che un XC tra vigne e argini ti spreme come nient’altro al mondo

  • la fiducia in se stessi, che non è poco

e molto altro ancora.

Aprile è stato un mese difficile: dopo aver firmato un quarto posto inatteso a Meduna (tipico risultato a sorpresa dei debuttanti) a fine marzo, sono arrivati nell’ordine:

  • l’ennesimo problema muscolare che ha interrotto il sogno di tornare a correre le maratone

  • la partecipazione in extremis a Eraclea (Veneto Cup) con un risultato buono (16°), nonostante due affogamenti nella laguna veneziana

  • una Prosecchissima tragicomica

  • un Montello avventuroso, e soprattutto viscido

  • una tappa Veneto Cup a Collalto in cui credevo di essere arrivato ultimo, tant’è che al traguardo non c’era più nessuno (20°)

  • un Trofeo Nordest a San Donà dove su amati argini rimango bloccato da una stupida caduta (non mia) e navigo intorno al 9° senza particolari affanni né possibilità di miglioramento

  • un’altra tappa Veneto Cup a Farra dove, credendo di essere andato forte (almeno più che a Collalto), mi sono piazzato sempre uguale (17°).

Insomma, niente di cui andare fieri; e la sensazione netta che la mia dimensione regionale di M3 sia lì a oscillare tra il 15° e il 20° posto, che per l’assegnazione dei punti valgono meno del due di coppe quando la briscola è bastoni.

Dopo Farra (I maggio) il quadro era questo:

  • in discesa perdo molto di più di quanto guadagno in salita

  • che – in altre parole – significa: in salita non sono granchè, in discesa sono una frana

  • in pianura vado bene, ma le gare vere sono su per le montagne

  • a Meduna forse la partecipazione di veri bikers era scarsa (gara provinciale, non regionale)

  • sono stanco, molto stanco, stanchissimo, e temo di aver perso smalto in pianura

  • se va buca anche a Malintrada…

E invece no. Nemmeno un ridicolo foruncolo sul soprassella, amabilmente curato da mia moglie, mi ha fermato. Nei giorni prima della gara ho provato il percorso scoprendo e provando i passaggi più difficili, ho deciso una strategia di gara vincente, mi sono rilassato per benino al sabato e poi via, la domenica ho sparato tutto quel che avevo dentro…

  • partenza miracolosamente perfetta, ultimo del trenino dei migliori (non più di 10),

  • inguaiato nel primo passaggio difficile (bici incastrata con non so chi),

  • recupero allo scoperto per quasi 20 minuti (e la sensazione di essere cotto dopo poco più di un giro)

  • scia del primo M4 per 15’ (evvai) e tiro il fiato

  • di nuovo solo, arriva un altro M4 che mi rimorchia per tutto il 3° giro

  • ultimo giro in coppia con un collega M3 che mi dà una mano a tenere il ritmo e a conservare un quinto posto che contrattiamo prima dell’arrivo (senti un po’, corro in casa, fammi fare il risultato, ok, grazie, prego, ricambierai a Torre di Mosto, ok, vai che arrivi da solo, wow)

  • finita, quinto, olè.

Insomma è andato tutto bene, Berti c’è, direbbe qualcuno un po’ sopra le righe:

  • basta che la corsa non abbia intoppi particolari,

  • basta che si corra per campi e non per colline,

  • basta che non piova e non ci sia fango,

basta che…

Domenica sarò a Caorle per il campionato regionale (dimenticavo, la dimensione provinciale è stata decisiva a Meduna e Malintrada, è quella che più mi si addice, sono sincero) e poi a Torre di Mosto (sempre regionale e devo restituire un favore): vediamo se riesco a migliorare il 16° posto di Eraclea.

Ci conto.

Intanto mi godo le classifiche uscite su internet, dove in provincia mi colloco al quarto posto e in regione sono talmente indietro che qualsiasi cosa succeda non posso peggiorare.

E, soprattutto, esco a farmi i miei 45’ quotidiani regolarmente (non piove più, miracolo!) e, nonostante l’erba sia ormai alta sugli argini, mi godo questa settimana di corsa.

tutte le classifiche