domenica 27 luglio 2008

the best of... luglio 2008


Ascolti luglio 2008

Dopo aver raggruppato in una paginetta gli ascolti dei primi sei mesi dell’anno, non ho resistito a confezionare questo post dedicato agli ascolti del mio mese preferito.

Grazie alla voglia di scrivere di musica e a qualche scampolo di tempo libero in più, elencherò quello che è passato attraverso le mie affaticate orecchie in questi ultimi giorni, cercando di aggiungere anche qualche commento da “tifoso” più che da esperto.

vai alla rassegna...


The Morlocks
Subsonica
Willard Grant Conspiracy
Blonde Redhead
The Fratellis
Weezer
Sigur Ros
Alkaline Trio
Chumbawamba
Chris Garneau
Air France
Miracle Workers

sabato 26 luglio 2008

AGGIORNAMENTO CONCERTI


Grazie Checco!

una telefonata provvidenziale del mio compagno di concerti Francesco mi permettere di colmare 3 gravi lacune alla lista dei concerti (periodo 1988-92 circa):

Loop (8)

Breathless (7)

Dead Can Dance (8)

Sono stati tutti ottimi concerti, una menzione particolare per i Dead Can Dance con la loro musica atipica e per i Loop che, fedeli al nome, hanno riempito il cinema teatro di non so dove di suoni distorti e chitarre in loop supersoniche; un rombo di suono prodotto da tre ragazzi con i capelli lunghissimi, dal grande impatto scenico. Beccatevi questo video.

mercoledì 23 luglio 2008

31 concerti



voilà l'elenco dei concerti visti (e ricordati) nella mia carriera di "addictedtorock".
sono ben più di 31, ma ho voluto ricordarli tutti con un brevissimo commento e un voto a mente fredda.
Ai primissimi posti The Boss, Jonathan Richman, Modena City Ramblers e The Fleshtones, qui a fianco omaggiati (Keith Streng)
Vai all'elenco...

domenica 13 luglio 2008

rock'n'bike

Musica e bicicletta? Accoppiata difficile, ma si può fare.

Infinite storie sono state raccontate da rockers su due ruote, ma si trattava sempre di “motorbike”, non delle nostre amate biciclette. D’altra parte come non ammettere che una musica spesso energica e rumorosa come il rock meglio si ispira a un simbolo di potenza e spericolatezza come la moto. Per non parlare poi del lato maschilista del rock, che associa automaticamente donne e motori e facilmente dimentica il romanticismo di due cuori in bici (ognuno di noi può trovare un ricordo di un amore in bicicletta, no?).

Da appassionato di musica ho provato a frugare tra i miei dischi in cerca di qualcosa che avesse a che fare con la bicicletta e, sebbene la mia discoteca tenda all’infinito, inizialmente poco è saltato fuori.

Fortunatamente però due flash hanno illuminato la mia memoria.

1 - il primo flash per il mitico disco dei Pink Floyd, The Piper at the Gates of Dawn, dove una splendida Bike chiude l’lp.

2 – il secondo flash ha rivelato Bicycle Race dei Queen, forse la più famosa canzone al mondo sulla bicicletta, ma che i miei gusti personali tendono a rimuovere…

Dopo una non breve riflessione sul vuoto totale dei miei ricordi musicali legati alla bici, all’improvviso mi sono reso conto che le più belle canzoni scritte sulla bicicletta forse sono canzoni che narrano le gesta di campioni, e sono state scritte da chi vive nella terra di veri e propri eroi del ciclismo, cantanti italiani come Paolo Conte e la sua Bartali, Francesco De Gregori con Girardengo, Gino Paoli e Coppi, fino a Enrico Ruggeri e Gimondi.

E poi? E poi mi sono fatto aiutare da internet: cercando cercando, qualcosa è saltato fuori, comprese alcune perle (Tom Waits per es.) che provo ora a raccontare.
E ancora, gironzolando qua e là con la mia bicicletta mi sono imbattuto anche nei Velvet Underground, Kubrick e Girardengo...

Buona lettura!

Bike Songs

Misterious Bicycle Songs & Bands

Italians do it better!

Parole, emozioni

sabato 12 luglio 2008

ASCOLTI 2008, primi sei mesi

Cosa ho ascoltato di bello (o meno bello) in questa prima metà del 2008?

Di tutto un po’, anzi, un po’ pochino, visto che ormai il tempo dedicato all’ascolto della musica è veramente ridotto e spesso “distratto”. Per non parlare poi che spesso e volentieri entrano nel mio lettore cd auto classici del rock che cerco di spiegare (?) ai miei figli o cose che loro m’impongono mio malgrado.

Ecco quindi un elenco privo di tutte le raccolte o classici, che comunque cito in quanto hanno allietato questi mesi(The Rolling Stones - Rolled gold; Colosseum – Valentyne Suite; The Police – Regatta de Blanc; Bruce Springsteen – The Ghost of Tom Joad…); qua e là brevi commenti.

In rosso le cose migliori, in blu le cose buone, in viola meglio lasciar perdere.

Ciccate qui…

giovedì 10 luglio 2008

Kurt Cobain - Where did you sleep last night (Leadbelly)

My girl, my girl, don't lie to me
Tell me, where did you sleep last night?
In the pines, in the pines
Where the sun don't ever shine
I would shiver the whole night through
My girl, my girl, where will you go?
I'm going where the cold wind blows
In the pines, in the pines
Where the sun don't ever shine
I would shiver the whole night through
Her husband, was a hard working man
Just about a mile from here
His head was found in a driving wheel
But his body never was found
My girl, my girl, don't lie to me
Tell me, where did you sleep last night?
In the pines, in the pines
Where the sun don't ever shine
I will shiver the whole night through(sing it for me)
My girl, my girl, where will you go?
I'm going where the cold wind blows
In the pines, in the pines
Where the sun don't ever shine
I would shiver the whole night through
My girl, my girl, don't lie to me
Tell me, where did you sleep last night?
In the pines, in the pines
Where the sun don't ever shine
I will shiver the whole night through

video

questa canzone non è entrata nella mia personalissima top 31, ma merita di più...
eccola quindi, presentata in solitudine, interpretazione "unica" di Kurt Cobain


lunedì 7 luglio 2008

Subsonica Live


AZZANO X (PN) - 6 luglio 2008

SUBSONICA IN CONCERTO

Che concertone, ragazzi!

Che spettacolone sono in grado di mettere in piedi questi Subsonica!

Un po’ me l’aspettavo, girano sui palcoscenici da anni, tanta gavetta e tanto meritatissimo successo di pubblico, ma finché non li vedi non ci credi. E l’altra sera si è visto che livello di professionalità può avere una band italiana. Un suono ricco, carico, potente e mai esagerato, così come lo spettacolo, bellissimo da vedere, con alcune trovate decisamente originali – la “gabbia elettrica” calata nel finale - ma anche sobrio, mai sopra le righe o eccessivo.

Le canzoni, poi, ci sono: un greatest hits di quasi due ore non lascia spazio a cadute di tono o noiosaggini; insomma, non danno tregua i Subsonica, un concerto che consiglierei a chiunque, anche a chi non apprezza la loro musica.

Unica pecca: è mancata la canzone del farmacista…, ma va bene lo stesso, compreso il fatto che siamo arrivati con 10’ di ritardo o giù di lì e ci siamo persi l’entrata in scena.

Culissimo poi, quando dopo un’ora goccioloni sono scesi sulle nostre zucche e… tutto ok sul palco (coperto) e tutto ok per tutti: miracolosamente ha smesso di piovere nel giro di pochi minuti.

Un’ultima annotazione: palco enorme, dove i 5 – vestiti allo stesso modo, in nero - si sono schierati “alla pari”, ovvero tutti sulla stessa linea, tutti sullo stesso piano: giusto così, a sottolineare l’importante contributo di ogni strumento.


Qualche immagine, di pessima qualità, su youtube