Sensazioni - 2
ovvero
i difficili ultimi giorni prima dell’ultima gara del Campionato Provinciale 2008
Martedì – venerdì un’uscita al giorno con buon ritmo, soprattutto venerdì dove bisso (bisso?) un gran tempo ottenuto giorni prima in quel di Oderzo; deduco che la gamba c’è ancora e, quel che più conta, il terreno è bello duro.
Sabato 20 settembre volo a Roma per lavoro (?) dall’alba alla sera, un modo come un altro per distrarmi. In realtà accumulo un gran sonno arretrato e durante gli infiniti pisolini schiacciati in aereo e all’aeroporto (e in riunione…) ripercorro ossessivamente tutte le gare del campionato, ipotizzando gli infiniti possibili scenari. Un pensiero ricorrente è questo: stasera torno a casa tardi, scendo in garage a salutare la mia Big Bear e scopro che una ruota è a terra. Nonostante tutto torno a casa alle 22, accarezzo la bici (sta benone) e mi fiondo in piazza a Motta a vedere un bel concerto dei Tre Allegri Ragazzi Morti: accumulo un altro po’ di sonno arretrato epperò mi distraggo per bene. A letto oltre mezzanotte.
Domenica 21 settembre sveglia alle 7:15, arrivo a Dosson dopo aver superato indenne 3 (tre) pattuglie dei carabinieri (cosa ci fanno alle 8 del mattino sulla Postumia tutti sti karamba?). E penso: tutto sto culo con i carabinieri è un buon segno o uno “spreco” di fortuna? Scendo dalla macchina e mi si piazza a fianco un furgone da cui esce Corazzin con tutta la famiglia al seguito. Apre il portellone e dentro c’è una specie di officina. Guardo perplesso il mio sacchetto bucato contenete una pompetta, un copertone e due toppe e penso: non c’ è partita.
Prima del via faccio un giro di ricognizione e penso in serie:
1 – ok, dovevo venire a marcare stretto chi mi segue in classifica (Lunardelli e Arabia) e ora mi ritrovo a dover attaccare fin dal primo metro uno imbattibile;
2 – bene, Corazzin arriverà secondo come sempre, ma io posso, “posso”, arrivare 4° che equivale a perdere solo 5 punti dei 7 che ho di vantaggio.
3 – dunque la classifica di oggi deve essere: 1° Zoppas, come sempre, 2° Corazzin, 3° Fabris, 4° Berti, giusto? Quindi dietro di me devono finire i maledetti arancioni del Conegliano Bike Team, tutti i Pedali Roventi, altri pericolosi ciclisti non meglio identificati e, ovviamente, i miei amici Arabia e Lunardelli: non è impossibile perché a Malintrada è già successo e a Meduna pure, qundi…
4 – la prima parte del giro di ricognizione si rivela di un “piatto” imbarazzante: benissimo per me, cresce la fiducia. Ma ad un certo punto spunta il “Dosson”, una montagnola da scalare con serpentine e cunette a volontà e conseguenti discese, che me lo fa sembrare l’Everest: è subito chiaro che è qui, in queste poche centinaia di metri di saliscendi che la mia impresa trova l’ostacolo più alto. Segue poi un altro “piattone” ricco pure di asfalto, ma tutto ciò non mi rassicura. Sarà dura, sarà durissima.
9:55 5 minuti al via; chiacchiero con Arabia e Lunardelli: siamo sulla stessa barca: 3 buoni bikers che si confortano a vicenda nella continua lotta contro i mostri della mtb trevigiana. A Dino propongo pure una specie di alleanza: diamoci una mano, tu arriverai prima dei tuoi avversari e forse io prima dei miei, te compreso…
10:00 partiti…
Nessun commento:
Posta un commento