sabato 4 luglio 2009

ascolti distratti - primavera 2009

Bat For Lashes – Two Suns (6)

Tante buone recensioni non bastano a risollevare le sorti di questo dischetto dell’autrice inglese Natasha Khan; naviga dalle parti di Bjork, la ragazza, e questo forse per il sottoscritto è il maggiore problema.

JJ Cale – Roll On (7)

Sempre il solito JJ Cale, e non è un difetto: nessuna sorpresa nemmeno 30 anni dopo Cocaine JJ resta una certezza: centellina le uscite e così non annoia.

Arbouretum – Song Of The Pearl (7,5)

Critici autorevoli parlano di Neil Young che incontra il folk inglese: bene, positivo! Ma a me questa terza opera degli Arbouretum ricorda molto, ma molto, i Grateful Dead: sono psichedelicissimi, compresa la copertina.

Neko Case – Middle Ciclone (7)

Niente male il paragone con Natalie Merchant, leader dei 10,000 Maniacs, anni 80. la ragazza infatti ha classe, ma forse le manca uno stile personale: le canzoni filano via lisce, ma non lasciano traccia.

Conor Oberst – Outer South (8)

Un disco che è una cavalcata lirica ed avvolgente quella della Mystic Valley Band. In certi momenti è Dylan che illumina le canzoni, altre volte è semplicemente Conor Oberst, ma c’è pure Wilco e qua e là i Calexico. Notevole.

Neil Young - Fork In The Road (5)

Che discaccio ha sfornato il vecchio! Una schifezza mi è parsa al primo ascolto, una schifezza è rimasta dopo molti ascolti che qualcuno ha giustamente definito “garage rock con la dentiera traballante” … peccato vecchio Neil, aspetterò il prossimo disco.

Eels – Hombre Lobo (7)

Sono passati molti, troppi anni dalle prime due prove, splendide, del signor Eels: inarrivabili quei dischi, ma assolutamente apprezzabile questa prova in cui l’uomo lupo alterna sapientemente brani sporchi, rumorosi, distorti ad altri, forse migliori, intimistici e romantici.

Black Merda - The Folks From Mother'S Mixer (8)

Ok, questi tipi suonavano così nel 1969, ma per me si sono rivelati una grande scoperta: Hendrix-Soul, se si può dire. Un segreto tra i meglio custoditi della storia della black music, una gran vecchio disco.

Johnny Flynn – A Larum (9)

Piano piano questo disco, datato 2008, si è fatto largo tra le imponenti moli di mp3; ha avuto la fortuna di collocarsi all’inizio della chiavetta usb e di avviarsi ogni volta che accendevo il motore. E allora ecco un susseguirsi di folk country songs per nulla banali… e ogni giorno che passava si imprimevano nella memoria, al punto che Tickle Me Pink è diventato il mio preferito tormentone del momento. Disco bellissimo!

J Tillman - Vacilando Territory Blues (8)

Targato 2008, disco tenue, dolce, cantato splendidamente – la voce di Tillman mi ha colpito – in lui mi sono rifugiato quando cercavo pace e serenità, con un pizzico di malinconia... blues.

Omar Rodriguez Lopez - Old Money (7,5)

Tempesta sonora, tumultuosa quest’opera, densa, ricca di suoni al fulmicotone, ma mai “pesanti”: questo è il rumore che mi piace.

Thin Lizzy – Live and Dangerous (9)

Roba vecchia, ma roba buona: hard rock seventies, fantastico, per nulla datato, canzoni perfette, chitarre, rock duro, ballatone, una felice riscoperta.

Don Caballero – Punkgasm (6)

Anche questo disco è datato 2008, ed è pure datato come stile! Difficile “durare” all’ascolto per un disco strumentale e rumoroso: Punkgasm ci riesce fino al… 4 pezzo, poi salto e passo ad altro, amen.

Jim Jones – Pray IV Reign (3)

Hip hop finito per sbaglio nel mio pc.

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