domenica 12 luglio 2009

Trofeo Nordest - Sette Sorelle (VE)


Si torna a correre e per il ritorno non c'è percorso migliore di quello disegnato tra i campi di Sette Sorelle, amena località lungo la strada che da San Stino porta a Caorle: insomma, invece che tirare dritto e andare in spiaggia, si accosta a sinistra e ci si spara 36 km di campi, argini, boschetti, ghiaia e fossi. Niente di tecnico, ovviamente, una pacchia per me.
E però queste sono le gare dove la lotta è gomito a gomito, dove l'astuzia conta molto (stai in scia, non fare il fenomeno!), dove si viaggia sempre a tutta (media di 30kmh alla fine) e dove restare "impiccati" è la paura che ti perseguita lungo tutto il percorso. Sì, perchè se in alcuni tratti rifiati, in altri devi assorbire strappi (ripartenze) da brivido; poi ci sono le trappolone, del tipo un Velociraptors (ciclista) che ti stramazza al suolo lì davanti, o un salto di catena imperfetto: basta poco per mandare all'aria tutto lo sforzo profuso.
Alla partenza poi scopro che tra noi cat. Veterani ci sono un mucchio di fuoriclasse, almeno per me, di quelli che in questi mesi mi hanno fatto mangiare tanta di quella polvere... ma la gara va affrontata con la giusta calma, concentrati e attenti a non strafare.
E così è per i primi km, fino al piacevole salto dei fossi dove mi presento tra i primi, ma dove, ach, mi cade la catena: sfilano in molti, ma in qualche modo mi riaggancio in coda al gruppo che si sgrana.
Cuore in gola, tampono la prima difficoltà, recupero un pizzico di energia e al primo tratto di asfalto mi involo... pazzo furioso mi lancio in testa (al mio gruppo, non alla gara) e mi viene voglia di alzare le braccia al cielo come fossi il vincitore... neanche a metà gara! Vabbè, lasciamo perdere le mie manie di grandezza, comunque sto filando a 40kmh, volo, mi giro e... sono tutti lì a ruota, ach.
Prosegue così tutto il primo dei due giri, forse il gruppo perde qualche unità, ma siamo sempre in troppi. In alcuni momenti sono proprio al limite, in altri mi rilasso (insomma... ma chi me lo fa fare a passare così le domeniche mattina?), perdiamo qualche pezzo (mi vola via il Velociraptors, faccio una fatica tremenda per ricucire, ovvio) e ci presentiamo in sei sul rettilineo finale, io in sesta posizione.
Allora, il rettilineo è una restera "gibbosa" che, tramite rampa erbosa da affrontare a piedi, porta a un rettilineo asfaltato di non più di 20 metri! Lungo la restera da 6° passo 5°, ai piedi della rampa scendo di sella, mi arrampico sulla parete erbosa, divento 4° e affronto gli ultimi metri... bici alla mano, che tornare rapido in sella per me è operazione assai lunga; e mi lancio come fossi Bolt negli ultimi metri, quasi acchiappo un'altra posizione, che nessuno si aspettava piombasse sul traguardo un biker appiedato; per un soffio non brucio un altro collega, alla fine è risata generale! Penso che, magari lanciando la bici, forse l'avrei fregato.
Posizione finale? Boh, lo sapremo domani, ma la soddisfazione è tanta!!! basta vedere le foto!

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