sabato 7 marzo 2009

si avvicinano le gare

Non ho dubbi che gli appassionati lettori di questo blog muoiano dalla voglia di sapere…

Come procede  la preparazione a meno di 4 settimane dall’inizio del campionato provinciale cross-country? Un po’ bene e un po’ male, direi. Vediamo perché.

Innanzitutto un dato quantitativo: come evidenziato dalla valutazione dei km  percorsi, quest’anno sto macinando un mucchio di km in più rispetto al 2008, e si tratta di km pesanti, per lo più “fuoristrada”; in realtà, a fronte della gran mole di strada percorsa (già superati i 1000km), non si riscontrano prestazioni completamente eccezionali. Perché?

Intanto c’è da dire che il tempo è stato piuttosto inclemente e argini asciutti li ho percorsi solo a inizio gennaio (ma ero giù di forma a causa della febbre) e a fine febbraio; quando poi gli argini erano asciutti, li ho trovati pure in condizioni pietose: diversi percorsi sono appesantiti da tratturi micidiali scavati in tempo di pioggia, da legna abbandonata o addirittura da rifiuti scaricati; in alcuni casi anche le pecore hanno dato il loro contributo! Poi è mancata quasi completamente la preparazione in montagna: poche salite in due mesi e sempre poco intensamente scalate.

Infine, molti km li ho percorsi alla fine di giornate di allenamento estenuanti: arrivando a 60-70-80 km in un giorno è normale non registrare grandi tempi negli ultimi 20-30 km!

Ma è stato uno sforzo inutile? Assolutamente no.

Ci sono molti dati confortanti.

STRADA: già a fine gennaio con la mia vecchia bici da corsa avevo migliorato le prestazioni invernali del 2008 (e di sempre) di qualche manciata di secondi. Della serie: su strada non si può barare e lì i test sono pochi ma del tutto ok.

FUORISTRADA: lo stato dei percorsi, come detto sopra, non consente valutazioni precise, come pure l’eccessiva intensità delle prove, ma voglio ricordare un paio di cose notevoli.

Sul “saccon destro di Meduna” ho limato ben 1:13 il record invernale dell’anno scorso (6° tempo assoluto), sul “Lutrano” ho migliorato di 0:51 i tempi della stagione 2008 (e 10° tempo assoluto), mentre sul “Boschetto” ho stabilito il record assoluto (-0:24) migliorando di 2:10 i tempi stagionali!!! Altri percorsi e altre prestazioni sono in linea con il 2008 (Gorgo e Malgher per es.), mentre altri percorsi ancora sono una fregatura totale: gran fatica e poche soddisfazioni cronometriche.

E allora? E allora significa, credo, che è tutto ok se il percorso è ok, si va alla grande, come pure è significativo il fatto che ogni buon risultato sia venuto in condizioni climatiche ottime (maniche corte, ragazzi, dal 20 febbraio…), come anche in uscite “singole”, ovvero quando mi lanciavo in prove sotto l’ora di durata!

Ora ha ripreso a piovere e me ne torno sull’asfalto: qui va saggiato nuovamente lo stato di forma.

Ma non basta…

Eh no, manca la parte più interessante, la CORSA A PIEDI!!! E di corsa speciale si tratta poiché tutte le uscite si svolgono senza cronometro, a passo leggero, senza spingere, magari con musica nelle orecchie; e questo è il bello… nessun acciacco, nessun doloretto, nessuna ansia da prestazione! Certo, a volte mi ritrovo a correre con due tronchi al posto delle gambe (la bici ti frega, quelli del duathlon “individuale” sono autentici eroi), altre volte ci vogliono 5-6 km per digerire pranzi o cene ciclopiche, ma piano piano… diciamo che sto costruendo un buon “fondo” e, magari, sto riadattando il fisico a questa stupenda attività che è la corsa!

Le uscite non hanno mai superato i 15km, di media ne faccio 10-12 ogni due giorni (poco meno di un’ora insomma, ma in bici mi sto abituando a sforzi che raggiungono le 3-4 ore), e il gusto di tornare a correre all’alba con la luce in crescendo o nella nebbia, con le ciglia bagnate, immersi nel bianco più silenzioso… wow. La corsa poi mi serve per mantenere il motore acceso durante le giornate piovose (anche sotto la pioggia correre è 100 volte meglio che pedalare!!!), mi tiene aperta una speranza che è quella… di correre un’altra maratona un giorno, non so quando, ma ci sarà.

Un occhi al calendario e scopro che in maggio, sabato 23 per la precisione, c’è una maratona in notturna a Jesolo…E adesso la lucetta della speranza è verde, accesa più che mai!

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