martedì 15 settembre 2009

Elogio della foratura


Ebbene sì, doveva succedere; doveva succedere che arrivasse la foratura in gara ufficiale.
E' successo a Maser, gara valevole per il Campionato Provinciale XC 2009.
Domenica mattina ho affrontato malvolentieri la trasferta su un circuito che non conoscevo; i compagni di squadra mi hanno avvertito sulla durezza del percorso, beh, poco male, mi son detto, l'importante è partecipare e raggranellare qualche punticino per la classifica.
Poi siamo partiti sotto un sole splendido e con temperatura ideale: e il tracciato si è rivelato veramente duro per le salite, e piuttosto pericoloso per le discese. Ma le gambe giravano abbastanza, e allora un pensierino positivo ha cominciato ad affacciarsi nella mia mente.
Dopo il primo dei tre giri ero ben piazzato alle spalle di alcuni avversari di classifica, pronto a raggiungerli in salita e a rincorrerli tra i vigneti scoscesi.
Aspettavo il loro crollo e temevo il mio crollo: attesa.
Quando sul più bello (bello?) puff, flat flat flat il rumore della ruota posteriore e tanti saluti dopo nemmeno due terzi di gara. Ed eccomi a bordo strada, sfilano tutti, amici e avversari, alcuni addirittura mi invidiano per la "scusa" del ritiro.
A casa con la coda tra le gambe, col pensiero fisso a quel che sarebbe potuto succedere se...
Ma allora ti rendi conto che tutto è effimero, massì, che il bello e il brutto sono separati dal nulla, che gioia e delusione sono addirittura una cosa sola!
E va bene anche così, di nuovo a casa a pedalare libero da stress agonistici e di nuovo pronto a combattere tra sette giorni.
Poi ok, c'è pure un rammarico guardando la classifica finale e scoprendo quanti sono scoppiati nel finale, quanti punti ho perso, ecc ecc ecc; ma pure la mattina seguente sorridi, quando vedi che anche la gomma anteriore è a terra e che allora nessuno poteva farcela contro una doppia sfortuna!!!

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